La dimensione protetta della Rete permette di tirare fuori fantasie e immaginazione, fa cadere censure e controlli portandoci a parlare liberamente di cose profonde e segrete. Incontrarsi o “connettersi” sono modi diversi per sentirci speciali e amati.
In questo contesto la comunicazione, l’esperienza e la condivisione si trasformano sublimando tridimensionalità, voce, contatto fisico, gesti, linguaggio del corpo e odori, così come la possibilità di riflettere e metabolizzare. Sono rapporti in cui prendiamo pezzi di una persona da parole scritte su uno schermo componendo un identikit virtuale facendo però attenzione a non bucare la bolla digitale, perché in fondo é l’incertezza di ciò che l’altra persona è ad intrigare. Alla fine, in alcuni casi, sarà proprio la distanza fisica a sollevarci da insicurezza e paure venendo meno il rischio di doversi impegnare.